domenica 16 settembre 2012

dvd - A dangerous Method (2011, dramma, di D. Cronenberg)



SCENEGGIATURA : 5 / 10

REGIA : 5,5 / 10

GLOBALE : 5 / 10



Siete di fronte ad un quadro totalmente astratto, geometrico, con delle stampe al posto dei pennelli. Vi dicono che si tratta di un Van Gogh. Suppongo che quantomeno potreste reagire con aria dubbiosa, distaccata. Cauta, ecco.

Bene, vi assicuro che una reazione simile sarebbe venuta fuori dopo la visione di "A Dangerous Method" senza sapere chi fosse il regista del film. Li avreste nominati tutti, meno che il vecchio David, ne sono sicuro.
Si può dire di tutto : che la materia era ardita (forse inadatta, come tempi, alla trasposizione al cinema), che l'approccio è stato piuttosto asettico, che senza dubbio la sceneggiatura non ha picchi.
Ma la verità assoluta è che questo è un Cronenberg in tono minore, molto classico nel disegnare le traiettorie visive e anche fin troppo pudico.

Tuttavia, se le scelte stilistiche sono discutibili (le infinite missive finiscono per dare la fastidiosa senzazione di romanzo d'appendice, la mancanza del vero grande colpo di scena a favore della maturazione dei fatti, la macchina da presa che non prende rischi, la colonna sonora che impregna troppo l'azione rendendola innaturale) la direzione degli attori è quella di sempre, quella che ha reso immortale  - per dare un esempio recente - il non-fino-a-quel-momento-imprescindibile Viggo Mortensen di A History Of Violence, dove non ci si stanca mai di guardare la pacata glacialità di Freud (sempre Mortensen) contrapposta all'insicurezza cronica di Jung (sempre meglio, Fassbender)
Ma dove, alla fine, a godere saranno l'infettiva Portman e l'inclassificabile Cassel.

Nessun commento: