giovedì 12 aprile 2012

Un voto ? 4 €. Aiuti la distrofia ? Peggio per te.



Si è ormai capito che la politica è arrivata ai minimi storici in quanto a popolarità e consensi pubblici.
Non tanto le storie personali di chi ci rappresenta in parlamento (difficile trovare un deputato che non abbia sulle spalle un processo o una condanna di qualsiasi genere), quanto l'intero movimento legislativo di stampo tipicamente conservatore di privilegi, iniquità e disparità di ogni genere, ci porta a pensare che tutte le basi sulle quali poggiano i meccanismi politici italiani debbano essere ripensati da zero. Meglio ancora se i partiti politici fossero del tutto depennati dal nostro ordinamento.

Si può dire senza tante forzature che l'ultimo vero partito politico italiano sia stata la Democrazia Cristiana di Andreotti e che nell'ultimo trentennio si siano avvicendati pochi profili umano-politici degni di nota che purtroppo non hanno avuto sostegno adeguato dall'elettorato. Dall'avvento della seconda repubblica in poi è stato tutto un continuo avvicendarsi di scandali, processi, attentati.
Ultimo in ordine di tempo è lo scandalo legato all'uso del denaro pubblico da parte dei partiti.
Mi viene da pensare, come mai Monti che sta attuando misure che definire estreme è dire poco, rinuncia e rimanda continuamente ad una seria riforma riguardo la trasparenza e la quantità di denaro da destinare ai partiti ?
Beh semplicemente perchè facendolo, non riuscirebbe più a lavorare serenamente ed ogni suo provvedimento incontrerebbe le resistenze di questo cancro che attanaglia l'Italia.
Gli ha tolto le auto blu, ma ha dato loro un indennizzo di 40000 euro l'anno per l'uso della macchina propria.
Inasprisce qualsiasi tipo di tassa, infila qualsiasi tipo di accisa immaginabile nella benzina, ma non tocca quel sistema indecente per cui un privato cittadino che finanzia un partito può beneficiare di uno sgravio fiscale 51 volte più favorevole rispetto a chi versa un contributo alla ricerca sulla leucemia infantile?

Oggi chi dà 100 mila euro a un partito può continuare a risparmiarne 19 mila, visto che la detrazione del 19% è ammessa fino a un tetto di 103 mila euro, mentre chi dona la stessa cifra alla ricerca sulla distrofia muscolare ha uno sconto massimo di 392 euro: perché in questo caso il tetto della detrazione è di 2.065 euro.

Perchè i disegni di legge (ideati da Alemanno e di Pietro qualche anno fa) per ovviare a questo assurdo paradosso non sono mai stati ratificati in legge ?

Perchè oggi invece sta per essere approvata una proposta di legge che innalza dal 19 al 70 per cento la detrazione fiscale per i finanziamenti privati alla politica e portando il tetto per ottenere quel beneficio da 103 mila a 200 mila euro. Disegno di legge il cui esame è già iniziato insieme  ad altri, con incredibile solerzia, alla commissione Affari costituzionali della Camera. Traduzione: mentre oggi chi versa 200 mila euro a un partito può risparmiare al massimo 19.570 euro, se passasse questa proposta potrebbe caricarne sulle spalle dei contribuenti 140 mila.
Quanti soldi sono, nessuno, tranne l’Agenzia delle Entrate, è in grado di dirlo. All’inizio del 2006 è stato infatti portato da 2.500 euro alla rispettabile cifra di 50 mila euro il tetto al di sotto del quale una «erogazione liberale» a un politico o alla sua formazione può tranquillamente restare anonima.

E nel resto d'Europa :

Francia : 80 milioni incassati dai partiti come rimborso spese elettorali

Gran bretagna : i partiti sono finanziati da quote d'iscrizione, aziende e solo in parte soldi pubblici

Germania : Rimborsati 0.85 centesimi a voto, 133 milioni totali nel 2010

Italia : Rimborsati 4 euro a voto, 503 milioni totali per le politiche del 2008

Perchè da noi non è possibile finanziare i partiti con sole donazioni private come in America ?
Perchè poi incassare il 40% in più di quanto speso non sarà possibile e il sogno di felicità dei nostri amati leader politici saranno infranti.

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