mercoledì 30 maggio 2012

al cinema - Dark Shadows (black comedy, horror, dramma di Tim Burton)







TRAMA

Nell'anno 1752, Joshua e Naomi Collins, insieme al loro giovane figlio Barnabas, salpano da Liverpool, Inghilterra, per cominciare una nuova vita in America. Ma anche un oceano non basta per sfuggire alla misteriosa maledizione che affligge la famiglia. Due decenni passano e Barnabas ha il mondo ai suoi piedi, o almeno la città di Collinsport, Maine. Barnabas, signore di Collinwood Manor, è ricco, potente e un esperto playboy, finché non commette il terribile errore di spezzare il cuore di Angelique Brouchard (Eva Green). Una strega in tutti i sensi, Angelique lo condanna a un destino peggiore della morte, trasformandolo in vampiro e seppellendolo vivo. Due secoli più tardi, Barnabas viene liberato involontariamente dalla sua tomba ed emerge nel diversissimo mondo del 1972. Tornato a Collinwood Manor, scopre che la sua un tempo grande proprietà è caduta in rovina. Ciò che rimane della famiglia Collins se la passa poco meglio, e ciascuno nasconde oscuri segreti.


VALUTAZIONE :  5 / 10

Tim Burton non riesce neanche questa volta a liberarsi dalla prigionìa in cui è caduto per mano dell'estetica.
"Dark Shadows" lancia numerosi input, schegge di indicazioni tematiche, ma non approfondisce ne seduce in nessuna di queste, benchè la messinscena risulti comunque efficace.
Ed è probabilmente l'atmosfera che appare un pò imbolsita e non troppo sbilanciata ne in direzione dell'ironia (come in Big Fish) ne tantomeno in quella della suspence (il Mistero di sleepy Holow, che comunque flirtava anche con un senso dello humour nero), a pesare più di tutto sul risultato finale.

Come del resto Alice in Wonderland, che era popolato da mille personaggi e colori ma senza uno che spiccasse sopra gli altri e restare indelebile, o Sweeney Todd che soffriva di una sceneggiatura che girava su se stessa, anche il nuovo film, ha sì il pregio di scivolare via amabilmente senza grosse spese in termini di ricerche formali fine a se stesse (ma un paio di scene musicali sono già troppe), ma prova la mescolanza di generi senza convincere in nessuno di quelli proposti : l'ironica interazione tra la famiglia e il vampiro è interessante ma solo abbozzata, l'unico personaggio approfondito nel clan è quello della psichiatra mentre gli altri riservano tutto per il concitato (e iper prevedibile) finale, le apparizioni (effetti da serie b) e i personaggi negativi non incutono il minimo terrore (lo stesso vampiro ammazza troppo poco e in modo censurato), il prologo meritava un trattamento ben più dignitoso oppure poteva essere eliminato in favore di flashback che magari avrebbero sottratto un pò di didascalismo. Per non parlare, sempre in termini di didascalismi, della voce fuori campo : un aiuto alla comprensione davvero inutile.

Al tirar delle somme "Dark Shadows" è senza dubbio troppo breve, giocato con toni realizzativi a sprazzi banalmente esemplificativi e con un cast che vive di rendimenti alterni (fin troppo bene Johnny Depp e la Pfeiffer, totalmente fuori parte Eva Green e Cloe Moretz). La sensazione è quella di una sceneggiatura che abbia voluto attingere a tanti e diversi spunti della serie tv per dare un quadro d'insieme il più fedele possibile, ma tolta la suggestiva ambientazione, qualche buono spunto attoriale solitario e delle "gag" ben fatte, resta in mano decisamente solo tanto fumo.

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