sabato 25 febbraio 2012

Oscar2012 : Le statuette di TalkingInADay (PARTE I)



Oscar2012 : Le statuette di TalkingInADay PARTE I

E' stato già detto a più riprese che il 2012 è stato un anno di ottima vendemmia, cinematograficamente parlando.
Tuttavia la kermesse losangeliana non riesce a sfuggire alla tentazione tipica dei più importanti premi di settore : l'autocelebrazione.
Ma va da se che in un anno così abbondantemente generoso di buone pellicole è stato impossibile per l'academy non accogliere all'interno delle sue nomination una cospicua fetta dei film più validi dell'ultima annata.
Essendo comunque un premio che ha in Hollywood e nelle superpotenze produttive ed attoriali i capisaldi della filosofia che guida le sue premiazioni, l'impronta delle nomination (come ogni anno) non mostra di avere quella buona dose di coraggio utile a dare più credibilità ed universalità alla cerimonia.

Mi riferisco ovviamente alle gravi esclusioni, le ennesime, di film che hanno segnato indelebilmente il 2011 ma che hanno la pecca di non godere della spinta dei poteri forti dell'industria made in Usa, la quale ha senz'altro uno standard di competizione economico/politica (mi riferisco alle campagne promozionali per gli Oscar) troppo elevato per poter garantire a tanti produzioni minori la visibilità che meriterebbero nella notte più importante dell'industria cinematografica.
I primi nomi che mi vengono in mente sono quelli Von Trier, Winding Refn, McQueen e alla urticante ghettizzazione all'interno della categoria di miglior film straniero e miglior sceneggiatura all'immenso "Una Separazione" che, se gli Oscar avessero un minimo di obiettività, poteva senz'alcun problema essere candidato a miglior film e regia. Ma del resto la differenza sarebbe stata troppo abissale con i concorrenti per poter evitare di premiarlo a dovere. E' qualcosa di assolutamente meschino che il filmn iraniano sia l'unico candidato forte alla sceneggiatura a non rientrare anche nella lista di miglior film e regia.
O magari "Drive". Ho letto in giro che sarebbe considerato troppo violento dall'academy. Mmmmm, se non ricordo male "Non è un paese per vecchi" (best movie & director di qualche anno fà) non era esattamente un film per famiglie.
Per non parlare di Kirsten Dunst che, il premio a Cannes testimonia, non ha avuto eguali nell'anno appena passato : non figura nemmeno tra i candidati.

Avevo promesso giorni fa di aver visto la maggior parte dei film candidati per poter dare un'idea a chi segue questo blog di chi meritasse davvero le statuette e a chi, con un pronostico, esse andranno realmente a finire.

E così è stato. Tranne "War Horse" (messo li per far numero, credo) e "The Help" (che ha probabilità di vincere solo nella categoria delle attrici) ho visto e recensito tutti i film (esclusi pochi per motivi di tempo e spazio che troveranno in seguito come "Uomini che odiano le donne") che concorreranno nella categoria miglior film, regia, attore, attore non protagonista, sceneggiatura originale e non originale, miglior colonna sonora, miglior montaggio.
Purtroppo nella categoria delle attrici non posso dar giudizi perchè finora ho solo visto "Le amiche della sposa" (pessimo, concorre M.McCarthy) e la Bejo di "The artist".
Quindi mi astengo.

MIGLIOR FILM , CANDIDATI : The Artist, Paradiso amaro, Hugo Cabret,
Midnight in Paris, Molto forte, incredibilmente vicino, The Help, L'arte di vincere (Moneyball), War Horse, The Tree of Life,

IL MIO VINCITORE : The Artist

CHI VINCERA' DOMANI : The Artist

E' il film fenomeno dell'anno, un bianco e nero muto che ha scombussolato i critici e il pubblico di mezzo mondo, con una sottile ironia, una storia d'amore avvincente ed un protagonista mai così credibile. Il più vicino concorrente per i miei gusti è "Hugo Cabret", seguito da "The tree of life" ma non sono sorretti da un contorno tanto convincente quanto l'universo del film francese. I giurati dell'academy non faranno scherzi.

MIGLIOR REGIA, CANDIDATI : Michel Hazanavicius - The Artist, Alexander Payne - Paradiso amaro (The Descendants), Martin Scorsese - Hugo Cabret (Hugo)
Woody Allen - Midnight in Paris, Terrence Malick - The Tree of Life

IL MIO VINCITORE : Terrence Malick

CHI VINCERA' DOMANI : Michel Hazanavicius

Il lavoro di Malick è stato semplicemente sublime. Ha inglobato in un solo film filosofia, dramma, formazione. Ed il linguaggio registico è variato con efficacia da un registro all'altro con una perizia assoluta che si concreta in inquadrature mai banali e a metà tra il reale e l'onirico, sorretto da una fotografia magnifica. Audace e ferreo nelle sue scelte, difficilmente vincerà perchè il suo è un film troppo di nicchia con l'handicap (per me una mossa fantastica) di relegare le sue star quasi a comparse. Verrà senza dubbio premiato Hazanavicius, anche per la famosa regola mia scritta che vuole vedere andare a braccetto i due premi principali.

MIGLIOR ATTORE : Demián Bichir - A Better Life , George Clooney - Paradiso amaro (The Descendants), Jean Dujardin - The Artist, Gary Oldman - La talpa (Tinker, Tailor, Soldier, Spy), Brad Pitt - L'arte di vincere (Moneyball)

IL MIO VINCITORE : Brad Pitt

CHI VINCERA' DOMANI : Dujardin 85% , Clooney 15%

Brad Pitt in modo silenzioso, preciso e convinto, ha costruito un personaggio convincente come pochi altri nella sua carriera e lo fa in un film sportivo biografico che ha valori arstistici assolutamente rispettabili per un prodotto di genere. Un allenatore convinto di se stesso e solitario impersonato da un attore che senza eccedere in enfasi e pose da star, mostra il lato più sporco del mestiere. Tuttavia l'academy premierà Dujardin, che salta, balla, canta, piange e ride ma che a tratti ho trovato leggermente plastico, quasi fosse in un teatro di posa. Clooney potrebbe fargli lo sgambetto, ma la vedo difficile e comunque a me non è piaciuto perchè è il film ad essere molto al di sotto degli altri candidati.


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