mercoledì 14 dicembre 2011

Best Of Music 2011 : 5 - Bon Iver "Bon iver, Bon Iver" (alt indie-folk)



Il piacere dal punto di vista fisico è probabilmente la più banale e facile delle gioie raggiungibili dall'essere umano, in quanto non occorrono grandi astrazioni mentali e condizioni ideali dei nostri sensi per raggiungerlo.

Diverse sono le considerazioni che occorrono per raggiungere, controllare e conservare un piacere dell'anima, quell'indescrivibile estasi scatenata dai più disparati ed imprevedibili fattori.

Ebbene questo disco è un fattore che da solo, in numerosi passaggi di queste dieci sublimi composizioni, comporta il raggiungimento di un'estasi emotiva che sfiora la commozione.

Bon Iver si è reinventato, donando corposità al suo sound, rendendolo caldo come un falò e tenue come il chiaro di luna, diretto come un romanzo scritto in prima persona.

Non ho mai amato particolarmente il folk, la sua talvolta insopportabile leziosità e l'implosione dentro un'introspezione di non facile immedesimazione, oppure le eccessive ariosità e l'incedere agreste.

Questo album non incappa in nessuno di questi clichè, piuttosto amplifica le emozioni del genere e con disarmante semplicità ci offre paesaggi incredibilmente eterogenei, accomunati dalla bellezza, dalla pulizia, dall'evocatività.

Suonato con maestria da un ensemble di musicisti di categoria superiore, cantato con misura ma con il giusto trasporto e la credibilità di chi non interpone ostacoli tra il pensiero e la musica, questo album regala un calore umano di rara efficacia.

Brano Chiave : "Towers"

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