martedì 20 dicembre 2011

Cinemando - Un biglietto per Tre film

No, non è un concorso che mette in palio dei biglietti !!

E' una semplice riflessione sull'offerta dei cinema per questa settimana destinata a concludersi con il 25 di dicembre che cade sfortunatamente per gli esercenti proprio di domenica (ci sarà "Capodanno a New York" in uscita venerdì 23, ma presumo che la gente lo inizierà a considerare dalla settimana successiva) : se avessimo a disposizione un solo biglietto, davanti a quale sala lo strapperemmo ?


Non parlo de "Il gatto con gli stivali" perchè è inutile mettersi contro i bambini: se questi iniziano a puntare il dito contro lo schermo della tv mentre passa il felino rosso c'è poco da analizzare gli altri film, ci si deve solo mettere in macchina e portarli al cinema !
E non parlerò nemmeno de "Le idi di Marzo" perchè è un film d'uno spessore artistico importante che merita discorso a parte; tra l'altro è stato distribuito non benissimo qui in Italia.

Quindi, avanti con i tre film che monopolizzeranno quattro quinti delle sale a disposizione. A chi dare le fatidiche 7,50 € ?


1) Vacanze di Natale a Cortina

Bene, forse i più attenti di voi (magari chi spulcia qualche magazine di cinema o legge le pagine dedicate sui settimanali) avranno notato che il trend della critica nei confronti di questo filone cinematografico è cambiato : quest'anno viene considerato da qualcuno persino un buonissimo film. Perchè ? Ve lo dico io, perchè quest'anno il produttore (De Laurentiis) ha scelto di fare dopo tanto tempo delle proiezioni appositamente per la stampa, e questi hanno ricambiato con recensioni positive. Fino all'anno scorso questo non succedeva e le opinioni erano nettamente più obiettive.

Ma il film è sempre quello, cambiano (neanche troppo) gli attori ma la banalità delle scene, delle battute e dello svolgersi della trama in generale non accennano a placarsi.

Una scena molto comune ai film di Natale targati De Sica


Un tipo di prodotto che è lo specchio dell'Italia peggiore (fatta di lusso senza misura, gente cafona e tradimenti senza vergogna), ma un'Italia in cui si non ci si riesce più a identificare. Complice la crisi, gli scandali e l'immoralità di cui forse ci si è davvero stancati.
Lo dimostrano finalmente anche gli incassi che sono calati di oltre il 50% rispetto al 2010 e che da soli testimoniano la stanchezza della gente nei confronti di una formula piatta, senza sorprese, con una suspence pari a qualcosa sotto lo zero e di un coefficente di comicità ancora più risicato.

2) Finalmente la felicità

Non ha tanto da esultare nemmeno mr Leonardo Pieraccioni (incassi in calo anche per lui) che dopo il solito anno di pausa torna al cinema con "Finalmente la felicità" film che, già dal titolo a dir la verità, richiama molto più di qualche tema "caro" al suo cinema.
Anche qui si parla di una formula senza guizzi dove, persino lui che è il protagonista, da la sensazione di credere poco a ciò che sta facendo, circondato com'è da elementi a dir poco ripetitivi : la bellezza esotica, l'amico sfigato, un amore difficile, malintesi e buonismo a go-go.
Poi quando si arriva persino ad excursus televisivi (nella fattispecie "C'è Posta per Te" della De Filippi), la sensazione che le idee, il ritmo e la vivacità siano decisamente alla canna del gas è davvero molto, molto forte.
Ragion per cui la comicità diventa qualcosa di simile ad una commediola del tutto innocua con il solito lieto fine che strappa più sbadigli che applausi.

Solita faccia dura di comprendonio per il Leonardo nazionale

A me sinceramente sta più simpatico Christian de Sica (più quello di 10-15 anni fa che questo, a dir la verità), ma la differenza la fa il contorno ed in questo caso la partita finisce in pareggio (a reti bianche)..

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