martedì 13 dicembre 2011

Best Of Music 2011 : 6 - I Cani "Il sorprendente album d'esordio dei cani", (Synth-pop, new vave)


Altro disco oggetto di accese discussioni e inutili divagazioni socio-culturali, questo riuscitissimo esordio del moniker dietro cui si nasconde un giovane cantautore romano.

A mio parere molte delle accese critiche che sono piovute addosso a questo album sono originate da una limpida e fervida invidia da parte di chi forse ha investito nella propria musica più tempo e denaro di quanto non sia stato volutamente fatto da I cani e si vede defraudato del tanto agognato consenso degli ascoltatori probabilmente visto come un fattore calcolabile e insensibile alle più strane sfumature dettate dal momento.Ed è proprio l'imprevedibilità nei gusti di un determinato target di ascoltatori che, unita all'oggettiva natura spiazzante delle composizioni offerte dapprima sul web e poi su disco, ha determinato il passaparola efficace e positivo che ha regalato a questo progetto visibilità, vendite e tour.

L'elemento più chiacchierato di questo disco risiede nelle liriche taglienti, talvolta nonsense ma molto vicine al linguaggio usato dai ventenni disillusi, cresciuti con la musica e i club, con l'alcol ed il sesso mordi e fuggi.
Tuttavia l'elemento chiave che mi ha sedotto completamente è la base musicale su cui poggia il canto.
Si tratta di una sorprendente ritmica sintetica che poggia su basi elettro, che ricorda da vicino il post-punk degli anni 80 e l'indie UK dei primi anni 2000.
Una martellante processione di suoni grezzi , quasi un lo-fi computerizzato che si incastona alla perfezione in una forma canzone ovunque impreziosita da costrutti semplici ma efficaci, dove oltre all'identificazione nelle storie narrate si può godere di veri e propri ritornelli vorticosi che non sfigurerebbero in dancefloor alternativi.

Una collezione di canzoni che odorano di cult, tanto per la genesi quanto per l'esecuzione e l'effetto frastornante sull'ascoltatore.

Brano Chiave : "Wes Anderson"

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