domenica 8 gennaio 2012

Calciando - L'Inter che affetta il Prosciutto

No, non sto salendo.
Non sto salendo sul carro dei vincitori e dei suonatori di fiati e trombe.
Per carità, siamo ancora nel girone d'andata e il gap con le squadre di testa è tutt'altro che azzerato.
Ma il 5-0 che non farà dormire tranquillamente i tifosi rossoneri nella settimana a venire, avvalora la mia scetticità sulle vittorie di Cesena, Siene e Genova.
Ero scettico perchè la squadra poteva fare di più, perchè era stata più fortunata che brava, perchè J.Cesar era stato il migliore in campo in quasi tutti e 3 i match e questo non va bene se sei l'Inter e giochi contro squadre di basso rango.
Ma era evidente che il cambio di tecnico e soprattutto di preparazione fisica più che tattica (anche se Ranieri dal punto di vista tattico ha preferenze più orientate alla copertura degli ultimi predecessori) richiedeva tempo per essere metabolizzato e che soprattutto psicologicamente vedersi a ridosso della zona Champions è diverso da affiancare Bologna e Catania nei bassi fondi, motivo per il quale l'agonismo e la convinzione assumono contorni nettamente differenti.

Milito fissa l'obiettivo

E così viene anche facile liquidare una squadra come il Parma che nonostante un periodo non convincente gode di un organico di fascia media e che veniva a San Siro con la voglia di riscattare i recenti rocamboleschi pareggi che l'hanno vista farsi raggiungere in extremis con più gol di vantaggio.
L'Inter ieri sera ha fatto tanti gol quante sono le vittorie consecutive, le quali hanno nelle ultime due prestazioni casalinghe il picco di gioco e convinzione con un pressing finalmente uniforme, una distanza tra i reparti accettabile e un più che buono movimento senza palla. Ed è proprio il movimento senza palla la scintilla che sta accendendo l'ultima Inter, grazie ai movimenti vivaci dei più giovani (Alvarez e Nagatomo su tutti) e ad una sapiente copertura dei senatori che dopo un periodo preoccupante stanno tornando a dettare egregiamente i tempi del gioco.
Se si aggiunge che Milito sta tornando a trovare il feeling con il gol, allora la prospettiva è quantomeno gustosa.

INTER (4-4-2): Julio Cesar s.v. ; Maicon 7, Lucio 6, Samuel 6, Nagatomo 6; Zanetti 6.5, Thiago Motta 6.5, Cambiasso 6 (13' s.t. Poli 6), Alvarez 7 (27' s.t. Coutinho); Pazzini 6, Milito 8 (31' s.t. Faraoni 6.5). (Castellazzi, Ranocchia, Zarate, Castaignos). All.: Ranieri.

Nessun commento: